Il pittore, lo scultore, il ceramista e il giornalista.
Hanno scritto sull'opera di Borgna i critici:

- F. ARMENGAUD
- F. ALTMANN
- T. BAECKSTROM
- S. BAIMA GRIGA
- M. BERNARDI
- V. BOTTINO
- G. BRIZIO
- A. CARENA
- L. CARLUCCIO
- G. COPERTINI
- G. CORDERO
- F. DE CARIA
- R. DE CNODDER
- A. FERRERO
- M. DI CATALDO
- A.DRAGONE
- L.DURANDO
- L. GALLO PECCA
- J. KAPLAN
- M. MARCHIANDO PACCHIOLA
- M. MILANI
- A. MIREDI
- A. MISTRANGELO
- M. MONTEVERDE
- A. MORUCCI
- C. MUNARI
- A. RAGIONIERI
- H. READ
- M. RIZZOLI
- J.F. ROBERT
- A. ROSSI
- T. ROUX
- C. SEGALA
- A. VERDET
- G. VIANELLO
- J.C. VILLAIN
[Luigi Carluccio - 1970]
"I dipinti di Borgna sono fatti di immagini
che direste affiorate, con lenta risalita, dal fondo dell’inconscio,
o da uno schermo lontano e al tempo stesso così presente : lo schermo
dell’anima."
[Carlo Munari - 1973]
"Borgna si colloca in una posizione del tutto
propria, immediatamente riconoscibile per il
linguaggio
che configura l’immagine. Linguaggio legittimo per la consistenza del
discorso e per la qualità della pittura, e mai comunque epigonale
rispetto a qualsivoglia movimento o tendenza. Ma più
legittimo ancora perché fa centro in quel bersaglio di cui troppo
sovente, nella foga del dibattito attuale, si dimentica la necessità:
il bersaglio della
poesia."
[Carlo Munari - 1973]
"Ma, se alla radice di una certa formulazione
del
colore è ravvisabile la lezione dei
fauves,
e se la fluidità delle soluzioni spaziali ci avvertono che le
espressioni del cubismo non sono trascorse invano, è pur vero che ogni
dato è stato dall’artista assimilato in profondità e quindi declinato
sulle cadenze delle sue, e soltanto sue, esigenze espressive."
[Carlo Munari - 1973]
"Egli, il clown, si costituisce a segno certo
di una ritrovata serenità o, per meglio dire, della virile malinconia
di colui che è consapevole dell’indecifrabilità del
mistero
che è la vita."
[Carlo Munari - 1973]
" L’itinerario del clown di Borgna rispecchia
l’itinerario che l’uomo del nostro tempo aspira a compiere per
garantirsi quel distacco dall’opprimente realtà instaurata dalla
civiltà meccanica, distacco capace di promuovere un’esistenza
relativamente autonoma, arricchita dalle energie
primigenie
fin qui soffocate e scordate."
[Gianni Vianello – 1973]
"La gamma dei blu, degli azzurri e dei verdi
per i fondi, disposte con stesure e
stratificazioni
di calibrata sapienza tecnica per trarne effetti e rilievi di vitrea
preziosità, si sciolgono come serici velari per l'insorgere improvviso
di luminosità sparse, che sfocano la scena di fluide
trasparenze
e accendono i timbri cromatici dei brevi tocchi di colore puro: il
fondale dei cieli notturni s'allontana e la suggestione dell'infinito
ha il brivido della prima notte sulla terra."
[Gianni Vianello – 1973]
"La gamma dei blu, degli azzurri e dei verdi
per i fondi, disposte con stesure e
stratificazioni
di calibrata sapienza tecnica per trarne effetti e rilievi di vitrea
preziosità, si sciolgono come serici velari per l'insorgere improvviso
di
luminosità sparse, che sfocano la scena di fluide
trasparenze e accendono i timbri cromatici dei brevi tocchi di colore
puro: il fondale dei cieli notturni s'allontana e la suggestione
dell'infinito ha il brivido della prima notte sulla terra."
[Mario Marchiando Pacchiola - 1977]
"Come non ravvisare il nostro spirito nello spirito del clown che si
innalza leggero al di sopra delle cose (diventate anonime), aiutato
magari dalla libellula o dalla farfalla, dalla speranza per noi, con un
proposito di spiritualità sincera e non casuale e un
desiderio di elevazione ? ”
[Stefano Baima Griga – 1980]
"Il clown atropo-morfo rappresenta tutta
la vita di Borgna, è un album di
fotografie senza
date e senza storia. La filosofia di Mario Borgna segna la sua profondità. Levi Strauss una
volta disse : "Uno può fare storia solo considerando un periodo di
tempo di mille anni" e Borgna lo cita frequentemente. Così questo è,
più o meno, il punto di vista
antropologico. Perché
parla, allora, della storia millenaria ? Perché Borgna è uno storico,
un “paleostorico” dell'arte figurativa."
[André Verdet - 1999]
"Predilige toni puri, luminosi, in armonioso
rapporto con le forme. Ha trovato un
blu d’un fascino
ammaliante che possiede la risonanza di una sintonia musicale."
[André Verdet - 1999]
"Questi clown-
sorciers,
ripetuti deliberatamente, in movimento o ieraticamente statici, ci
obbligano a riflettere un po’ di più sul nostro destino che troppe
pretese e troppo orgoglio feriscono."
[André Verdet - 1999]
"Mario Borgna si rivela nella sua arte come
imparziale testimone delle nostre umane
debolezze… e
l’ironia tuttavia, colma di nobiltà delle sue creazioni, ci mette di
fronte a noi stessi come davanti ad una civiltà parodistica dalla quale
emerge che il genere umano non deve ingannare se stesso."
[Antonio Fererro]
"Il clown di Borgna è epifania pittorica del suo
autore, testimone della storia narrata e uomo nella concezione più
generale e strutturata… È autobiografia di tutta
l’umanità."
[Marilina di Cataldo - 2001]
"Borgna trasferisce dunque al clown la
sua concezione spirituale; questo personaggio, che viene importato dal
teatro e quindi da un mondo non reale, diventa il tramite per
un'introspezione più generale sulla vita, sull'uomo e sul suo ruolo."
[Francesco De Caria - 2004]
"Negli anni ottanta c’è un
approfondimento anche in senso filosofico, in riferimento soprattutto a
Lyotard a al suo immaterialismo a agli studi sui
“miti” dell’uomo volti a superare il tempo in figure simboliche.
Il discorso sul mito aveva riferimenti con le incisioni rupestri di cui
le nostre Alpi sono ricche,
segni arcaici, pregnanti,
senza tempo."
[Francesco De Caria - 2004]
"Il clown di Borgna dall’alto, come una
nuvola, contempla curioso gli avvenimenti, e se ne mostra talora
preoccupato, talora commosso, talora contrariato, mai disperato e
rinunciatario. Oppure accompagna il suo creatore nel suo viaggio
attraverso le più significative esperienze artistiche del
XX
secolo, rielaborate personalmente in funzione espressiva."
[Francesco De Caria - 2004]
"Il clown è l’uomo nel tempo, assiste al
disagio dell’epoca
contemporanea e alle sue
espressioni."